09.05.2019 - Massimo Blasoni, leader e azionista di riferimento del Gruppo Sereni Orizzonti - 75 residenze per anziani con 3.000 dipendenti - che costruisce e gestisce RSA.
Da Gruppo nazionale a Gruppo europeo…
«Non esageriamo. In effetti ci fa piacere pensare che talvolta siano aziende italiane ad acquistare asset in Europa e non il contrario».
L’acquisizione in Baviera comunque è un passaggio importante.
«Abbiamo acquistato dal GruppotedescoDPUW (Deutsche PflegeundWohnstift), controllato dalla belga Armonea, due residenze per anziani a Schliersee e ad Augusta, quasi 300 posti letto con 140 dipendenti. L’operazione fa parte di un piano che prevede anche la costruzione di due nuove strutture per anziani sempre in Baviera per un investimento complessivo da 30 milioni di euro».
E dopo la Germania?
«Siamo vicini ad un’importante acquisizione anche in un altro Paese europeo, che speriamo di annunciare prima dell’estate, ma soprattutto siamo concentrati nella crescita in Italia. Realizziamo ogni anno più di dieci nuove residenze sanitarie per anziani, da inizio 2019 sono state consegnate e aperte le strutture lombarde di Rodano e Milano Lambrate, la RSA di San Mauro Torinese alle porte del capoluogo piemontese, in Veneto quelle di Marcon e Cinto Caomaggiore. Fra le acquisizioni di strutture già attive è recente quella di Villa Tuscolana in Lazio. Puntiamo ad arrivare a 10.000 posti letto entro il 2021. Il Gruppo sta investendo nel biennio in corso oltre 200 milioni di euro e obiettivamente siamo nel settore quelli che crescono di più:+147%il fatturato nell’ultimo quadriennio».
Ma in Italia è possibile costruire così tanto e così rapidamente?
«La burocrazia èunenormefreno ma ci siamo specializzati nel greenfield e in poco più di un anno dall’autorizzazione edilizia riusciamo a completare gli edifici. Costruiamo residenze per anziani ecosostenibili (con ridotte emissioni di CO2 in atmosfera e a basso impatto energetico) con un ampio uso della domotica e, se possibile, in mezzo al verde: abbiamo a cuore i nostri anziani e l’occupazione. Il nostro è un settore labour intensive che può dare una risposta a molti giovani».