Durante la settimana, in vista dell’anguriata alla Residenza di Cusano Milanino, è stato chiesto agli ospiti di raccontare ricordi, filastrocche e pensieri sul tema dell’estate e dell’anguria. I pensieri raccolti sono stati trascritti su bigliettini e inseriti all’interno di piccoli ventagli realizzati dagli ospiti, in cartoncino ripiegato e decorato e regalati poi ai parenti.
Vi raccontiamo qualche “seme di memoria”
PANINO ESTIVO
In Veneto si andava al forno e si comprava il pane biscottato. La polpa di anguria, senza semini, si metteva nel pane che si imbeveva di tutto quel buon “puccino”.
Signora Franca: la mia mamma lo preparava d’estate, quando non se la sentiva di cucinare con il caldo. La mattina chiamava me e i miei fratelli e ci mandava al forno a comprare il pan biscottato.
Signora Ines: mio marito, che era veneto, lo mangiava a scuola dove le maestre controllavano bene che finissero prima il pane e poi l’anguria!
SEMI PASSATEMPO
D’estate, quando si mangiavano angurie e meloni, si raccoglievano i semi, si lavavano e si mettevano a seccare al sole. Quando erano belli asciutti, i semini si aprivano facilmente con i denti e si poteva mangiare la parte morbida che stava dentro.
Signora Diana: era un passatempo che faceva bene anche alla dentatura!