Conclusosi a fine marzo l’iter vaccinale a ospiti e operatori, la RSA “I Girasoli” di Livorno – gestita dal gruppo “Sereni Orizzonti” e rimasta Covid free per tutta la durata della pandemia – si preoccupa adesso di somministrare un’altra medicina preziosa: l’affetto e la vicinanza emotiva di cui hanno bisogno i nonni che da oltre un anno sono costretti a vivere come reclusi.     

Anche grazie alla complicità della primavera, gli ospiti e i loro parenti possono adesso incontrarsi nel cortile della struttura, disponendosi ai lati opposti di tavoli riparati da gazebo. In caso di maltempo hanno invece a disposizione una sala interna con scrivania dotata di parete divisoria in plexiglass. Le visite avvengono su appuntamento e sono autorizzate dal direttore sanitario, nel pieno rispetto delle linee guida emanate dalla Regione. Hanno in genere una durata massima di mezz’ora. Il visitatore si deve sottoporre al controllo della temperatura corporea e alla compilazione del questionario di pre-triage. Eventuali piccoli regali vengono fatti depositare in un raccoglitore all’interno della struttura e sono consegnati solo dopo la loro sanificazione mentre i doni in alimenti vengono accettati solo se preconfezionati e con scontrino di acquisto.     

«Nella nostra struttura sono ripresi anche gli ingressi di nuovi ospiti: le famiglie stanno finalmente comprendendo come le RSA siano ormai uno dei luoghi più sicuri» commenta la direttrice pro tempore Sabrina Bianchi. Nel caso in cui non sia stato ancora vaccinato, il nuovo residente viene sottoposto dalla RSA a un tampone molecolare e collocato per un periodo di isolamento precauzionale di dieci giorni in una camera singola con bagno, adiacente a una zona filtro di vestizione/svestizione per il personale (buffer zone). Superata questa fase può finalmente integrarsi con tutti gli altri ospiti, beninteso dopo essersi sottoposto a un nuovo tampone nasofaringeo di controllo.