A circa 5 km dal centro di Piacenza, nella Casa residenza per anziani ‘Duemiglia’, gli ospiti e le loro famiglie sono stati protagonisti di un’iniziativa appositamente organizzata per il giorno di San Valentino. In un periodo in cui gli incontri sono particolarmente controllati e limitati, soprattutto nelle strutture che ospitano soggetti fragili, si è pensato ad un modo alternativo per ridurre la distanza fra gli anziani e i loro parenti.

Nei giorni precedenti al 14 febbraio, gli operatori della Cra si sono occupati di richiedere alle famiglie degli ospiti dei biglietti contenenti frasi e dediche d’affetto destinate ai loro cari, spesso accompagnati da alcuni doni.

Il giorno di San Valentino, nel completo rispetto delle norme anti-contagio, gli ospiti sono stati coinvolti in un laboratorio per abbellire gli ambienti dell’edificio, ritagliando e costruendo con le loro stesse mani gli addobbi della festa. In seguito, insieme agli educatori della struttura, hanno partecipato ad un progetto di cucina: a ciascuno è stato affidato il compito di realizzare dei dolci per la festa che si è svolta nel pomeriggio del 14 febbraio.

Fra le tante lettere aperte dagli ospiti, si legge quella di Michela alla nonna, che dice: «la tua dolcezza e pensare al calore del tuo sorriso sono le cose che mi rasserenano durante le giornate buie». Anche nonno Anselmo riceve gli auguri di Pinuccia, che gli scrive: «sono passati ben 59 anni dalla prima scatola di cioccolatini che ti regalai per San Valentino ed era a forma di orologio. In questo giorno un pensiero per te, con amore».

L’attività allestita a San Valentino si inserisce all’interno di un fitto calendario di iniziative che la struttura piacentina organizza da molto tempo. «Una fra queste è ‘Mani in pasta’» – racconta Emilia Tramelli, direttrice della struttura – «Tenendo conto di tutte le precauzioni dettate dall’emergenza sanitaria, spesso con l’aiuto di alcuni volontari i nostri ospiti trascorrono del tempo nella preparazione di alimenti. Questa operazione è molto importante: crea un diversivo dalle attività normalmente svolte, stimola la manualità e la concentrazione».