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Sereni Orizzonti per la cultura

Sereni Orizzonti SpA sostiene la cultura, occasione di sviluppo per il territorio in cui è radicata.

Ne sono testimonianza i concerti di canto lirico e musica classica che il Gruppo organizza nella splendida cornice di Palazzo Pontoni, immobile di proprietà, uno dei palazzi storici più belli di Udine, inserito nel circuito del Fai.

​Nel settembre del 2012, il Gruppo ha acquistato e messo a disposizione della città Palazzo Kechler in piazza XX Settembre, unico esempio di puro stile neoclassico a Udine. La volontà della società è quella di farlo diventare punto di riferimento per le associazioni culturali e gli artisti locali. Verrà concesso gratuitamente come spazio espositivo per la mostra collettiva di giovani pittori friulani.

​Dal 1 novembre 2016 Sereni Orizzonti si è trasferita a Palazzo Beretta, prestigioso edificio nell'antica contrada di Santa Maria Maddalena, ora via Vittorio Veneto che abbraccia fino a via San Francesco.​

Palazzo Beretta

Dal 1 novembre 2016, Sereni Orizzonti ha cambiato sede. Si è trasferita da palazzo Pontoni, che rimane patrimonio dell'azienda friulana, a palazzo Beretta, prestigioso edificio nell'antica contrada di Santa Maria Maddalena, ora via Vittorio Veneto che abbraccia la zona fino a via San Francesco.

L'antica dimora che risale al ‘500 occupava l'area attuale confinando a sud con il Locale Erariale fu della Contadinanza e a ponente con la calle del Teatro vecchio. Nel 1886 il palazzo fu scelto come seconda sede della Società dell'Unione. Sede delle feste più ammirate e originali della città fino all'inizio del Secondo conflitto mondiale con l'apertura di un Gabinetto di lettura e varie mostre d'arte tra le quali la personale del pittore Enrico Ursella. Dal 1976, per 29 anni, il palazzo fu sede della Segreteria Generale Straordinaria della Regione, struttura operativa fondamentale che accompagnò la rinascita del Friuli dopo il sisma del 1976.

Ambienti di raffinata eleganza che mostrano preziose decorazioni pittoriche e a stucco di ottimo gusto. Affreschi assegnata a Giulio Quaglio che qui usò valori cromatici assai diversi dalle altre sue opere. La decorazione delle pareti è affidata quasi completamente a motivi a stucco di gusto veneziano, ora aggettanti come nei rigogliosi fregi vegetali o nelle cornici delle specchiature damascate, ora tenui quasi disegnati in parete con andamento leggero.

Palazzo Pontoni

Situato all'angolo tra via Aquileia e via Piave, Palazzo Pontoni è uno dei più importanti edifici storici della città di Udine.

La sua storia risale agli inizi del ‘500, quando Giacomo Frangipane di Castello fece costruire la propria casa nel terreno tra i Gorghi (oggi via Piave) e via Aquileia.

Nei secoli successivi, la contrada è proprietà di importanti famiglie friulane, prima i Conti Valvason di Maniago e in seguito i Colloredo di Mels.

Di particolare rilievo storico-artistico è la cancellata esterna del palazzo, risalente al XX sec., con le statue, riposte su pilastri, attribuite allo scultore Orazio Marinali (Agarano 1653 - Vicenza 1720).

Agli inizi del ‘900, su progetto di Luigi Taddio, la facciata dell'edificio assume l'attuale estetica neorinascimentale-liberty.

Nel 2006 viene acquistato dal gruppo Sereni Orizzonti SpA che vi stabilisce la propria sede.

All'interno del palazzo, ove si conservano anche lavori di Giovanni da Udine, si possono ammirare importanti affreschi del “pittor modanese” Giuseppe Morelli (1749-1829) e del suo allievo cividalese Francesco Chiarottini (1748-1796).

Palazzo Antivari Kechler

Palazzo Antivari Kechler sorge nel centro storico della città di Udine.

Fatto costruire nel 1832 da Pietro Antivari, che ne affidò il progetto all’architetto veneto Giuseppe Japelli (già famoso per aver realizzato il Caffè Pedrocchi di Padova), il palazzo rappresenta l’unico esempio di puro stile neoclassico in città.

Giuseppe Japelli progettò un maestoso ed elegante edificio di tre piani, che fungesse da lussuosa dimora per gli Antivari ma che potesse anche soddisfare le esigenze commerciali della famiglia.

In seguito alla morte di Pietro avvenuta nel 1868, gli Antivari, rimasti senza eredi maschi, decisero di vendere il palazzo al cugino Carlo Kechler, che fu consigliere della Camera di Commercio e tra i fondatori della Banca di Udine.

Tra fine 800 e inizi 900 il palazzo ospitò personalità influenti quali il Primo Ministro francese Aristide Briand ed il famoso scrittore statunitense Ernest Hemingway, legato da lunga e sincera amicizia con i fratelli Federico, Carlo e Alberto Kechler.

Oggi il palazzo è proprietà di una società del gruppo Sereni Orizzonti SpA, e vi si organizzano congressi, conferenze, mostre d’arte e cene di gala.