La poesia di Paolo Borsoni, vincitrice del concorso #TiDedicoUnRicordo
IL TEMPO E L’ANIMA
La sua mente divenne confusa.
Quando andavo a trovarla,
non mi riconosceva più.
Ero un estraneo
capitato in quella sala per sbaglio.
E io, seduto accanto a lei,
non sapevo più cosa dirle.
La osservavo per ore
in silenzio sotto una pendola
che scandiva sempre il medesimo istante.
Una mattina d’inverno
mi chinai ad accarezzare gli orli
della sua veste ricamata
che risplendevano a un raggio di sole
filtrato dai vetri.
«Che bella vestaglia che hai»
bisbigliai sottovoce,
con parole affiorate alle labbra
da chissà quale angolo dimenticato
del tempo, dei ricordi, dell’anima.
«È di un azzurro così delicato»
sentii sussurrare.
Rialzai lo sguardo sorpreso.
Ma la sua mente era già di nuovo rapita
negli spigoli dove si perdevano le stagioni,
i ricordi, i sospiri.
Per una sola timida parola
il muro di silenzio si era infranto
con quella commozione
che tutto riesce a far rivivere
in quest’amara, dolcissima vita,
e che tutto riconduce al suo risveglio,
a una scintilla imprevista di luce
nella nostra inavvertita caduta
in un sommesso, assoluto silenzio