COME IN UN RISTORANTE A 5 STELLE: LO CHEF ANTONIO GUSMAROLI CUCINA AGLI OSPITI DELLA RESIDENZA PER ANZIANI DI FIESCO
Non
è necessariamente vero che per apprezzare un piatto prelibato e gustoso si
debba andare in un ristorante stellato o avere a disposizione ingredienti ricercati:
a volte le cose più semplici possono riservare delle sorprese. È questo il
succo della lezione dello chef Antonio Gusmaroli, che ogni giorno cucina
e impiatta delle prelibatezze per gli ospiti anziani della RSA ‘Villa
Abbadia’ di Fiesco, gestita da Sereni Orizzonti.
Antonio
è nato a Lodi, ma ha origini bergamasche. A 14 anni è andato via di casa per
intraprendere la scuola alberghiera: d’inverno frequentava le lezioni e
d’estate svolgeva la stagione. Ha iniziato dal basso, racconta: «i primi anni
lavavo le pentole nei ristoranti. Con il tempo, ho avuto la fortuna di
conoscere grandi maestri, come Gualtiero Marchesi, che mi hanno fatto conoscere
il mondo della cucina e i trucchi del mestiere».
Negli
anni successivi ha girato il mondo: ha lavorato nelle cucine più rinomate della
Costa Smeralda, Istambul, Barcellona, Goteborg e Vienna. Infine, dopo
l’esperienza come chef al Jolly Hotel di Milano, ha collaborato anche con
l’Hotel Danieli di Venezia e l’Hotel Sheraton di Firenze.
«Ho
girato il mondo per molti anni, ma dopo il matrimonio mi sono stabilizzato e
sono tornato nella mia regione d’origine» - racconta Gusamaroli - «Ho iniziato
a lavorare nella casa di riposo di Fiesco. Dovunque si vada, dal ristorante importante
alla cucina di una residenza per anziani, l’amore per la cucina è lo stesso e l’arte
e la creatività che impegno nel mio lavoro non sono mai cambiate. Io dico
sempre che anche con una semplice mela si può fare tutto. Bisogna mettere amore
nei piatti, e qualsiasi ingrediente, anche il più semplice, se saputo
sapientemente usare e abbinare può dare vita a dei piatti buonissimi.
«Ogni
giorno offro ai pazienti della struttura un menù di ristorazione rivisitato
secondo le varie esigenze» - prosegue - «Ci sono alcuni ospiti che possono e
desiderano mangiare tutto, altri che invece, per motivi di salute, hanno perso
l’appetito. La mia sfida quotidiana è anche questa: ridare il piacere del cibo
anche a chi l’ha perduto».
«Grazie alla sua
esperienza e professionalità abbiamo riscosso l’attenzione e il coinvolgimento
di molti» - dichiara Giusi Soccini, direttrice della struttura - «Anche
gli ospiti sono rimasti sorpresi dalla passione che Gusmaroli trasmette. Non
nascondo che anche per i lavoratori è stato molto piacevole imparare qualche
“trucco del mestiere”».