Conclusosi con successo l’iter vaccinale a ospiti e operatori, le RSA gestite dal gruppo “Sereni Orizzonti” in provincia di Savona (ormai da molti mesi Covid free) si preoccupano adesso di somministrare un’altra medicina preziosa: l’affetto e la vicinanza emotiva di cui hanno bisogno i nonni che da oltre un anno sono costretti a vivere come reclusi nelle strutture. 

Anche grazie alla complicità della primavera, le Residenze protette di Alassio (“Dott. Giacomo Natale”), Borghetto Santo Spirito (“Humanitas”), Calice Ligure (“Villa Alfieri”) e Spotorno (“Opera Pia Siccardi”) consentono infatti agli ospiti e ai loro parenti di incontrarsi all’aperto, in giardino o in terrazza. Le visite dall’esterno avvengono su appuntamento e sono autorizzate dal direttore sanitario, nel pieno rispetto delle linee guida emanate dalla Regione. Hanno in genere una durata massima di mezz’ora e avvengono disponendosi agli opposti lati di un tavolo fornito di parete in plexiglass, beninteso dopo che al visitatore sono stati forniti all’ingresso i necessari dispositivi di protezione (gel igienizzante, mascherina, guanti e camici monouso). Eventuali piccoli regali vengono fatti depositare in una stanza e consegnati solo dopo la loro sanificazione mentre i doni in alimenti vengono accettati solo se preconfezionati. 

Sono consentite anche le visite agli ospiti allettati, alla presenza di un operatore della struttura. All’ingresso i suoi familiari vengono muniti anche di soprascarpe monouso e devono sottoporsi a un tampone rapido antigenico (oppure esibire la prova di averne fatto uno in giornata presso una farmacia o il proprio medico di famiglia). 

«In tutte le nostre strutture sono ovviamente ripresi anche gli ingressi di nuovi ospiti: le famiglie stanno finalmente capendo come le RSA siano ormai uno dei luoghi più sicuri» commenta Diana Sokolovskaia, dirigente d’area per la Liguria di “Sereni Orizzonti”. Il nuovo ospite – munito di un tampone negativo effettuato non oltre le precedenti 48 ore – viene collocato per un periodo di isolamento precauzionale di 8 giorni in una camera singola con bagno, adiacente a una zona filtro di vestizione/svestizione per il personale (buffer zone). Superata questa fase può finalmente integrarsi con tutti gli altri residenti, beninteso dopo essersi sottoposto a un nuovo tampone nasofaringeo di controllo.